Trova nel modulo variabile frequenti indicazioni per via parenterale nelle patologie neoplastiche, oltre che per le note e fondamentali attività metaboliche dei componenti vitaminici idrosolubili, per l'elevata capacità antitossica e antidegenerativa sul parenchima epatico e sul sistema nervoso centrale e periferico.

Per somministrazioni giornaliere di 7-10 giorni al mese concorre a riportare il metabolismo alle condizioni fisiologiche, a innalzare la soglia del dolore, a contrastare le frequenti neuriti da radio e chemio, a contrastare la replicazione di flore virali. Agisce anche su sindromi paraneoplastiche neurotossiche e degenerative.

Ma un fondamentale meccanismo d'azione è anche quello proapoptotico dovuto alla disponibilità dell'ossitiamina e alla cessione dell'elemento base per la sintesi di ATP, la cui concentrazione endocellulare è direttamente proporzionale al tasso apoptotico.

Agisce anche in sinergismo con la Melatonina, cui può cedere ATP, di cui l'indolo pinealico è, come evidenziato dal Prof Di Bella, il distributore ubiquitario, realizzando anche attraverso questo meccanismo le sue funzioni omeostatiche immunostimolanti e antiblastiche.